Sicilia: un viaggio a Siracusa e dintorni

Itinerario e consigli utili per un viaggio a Siracusa e dintorni

Racconto di viaggio di Viviana

In Sicilia i posti più belli da visitare sono quelli più difficili da raggiungere. Ma se volete restare lontani dal caos, dai soliti stabilimenti balneari, dalle presenze scomode e dalle imbarcazioni moleste la costa siracusana fa al caso vostro.

In sole sei tappe ripercorreremo da nord a sud questa fetta di costa siciliana per poi terminare con un’imperdibile escursione fuori porta sull’Etna.

Tappa n° 1. Il mercato di Ortigia

Ogni mattina nell’isola di Ortigia, il cuore storico di Siracusa, risuonano le cosiddette “Vanniate” ossia le grida dei commercianti  che cercano di attirare l’attenzione dei passanti nel mercato più famoso della zona: il mercato di Ortigia. Qui si possono ammirare decine di bancarelle di pesce, frutta e verdura, alcune storiche e coloratissime. I commercianti offrono assaggi di antipasti misti deliziosi e fanno a gara tra loro per vendere i prodotti migliori ai clienti. Un ottimo inizio per il vostro viaggio, carico di sapore ed energia!

Per chi sosta parecchi giorni ad Ortigia e ha problemi di parcheggio suggerisco di informarsi bene al Talete, unico parcheggio pubblico, per ottenere degli abbonamenti settimanali convenienti e utili per evitare le multe della ZTL.

Tappa n° 2. Riserva Naturale di Cavagrande del Cassibile

Uno di quei posti in cui bisogna andare almeno una volta nella vita è sicuramente la Riserva Naturale di Cavagrande del Cassibile. Incantevole! Munitevi però di scarpe comode, acqua e cibo, perché sono le uniche cose di cui avrete bisogno, tutto il resto è superfluo! Ci vuole un’abbondante mezz’ora per poter godere del refrigerio dei laghetti naturali e ad oggi l’unico sentiero fruibile per arrivare fino a lì è il Prisa-Carrubella, poiché quello principale (Scala Cruci) è stato chiuso in seguito ad un incendio che ha devastato la zona e molti dei turisti che quotidianamente si recano alla riserva sono ignari dell’esistenza di un secondo sentiero, quello sopramenzionato appunto, e aperto al pubblico.

Tappa n° 3. Spiaggia di Pineta del Gelsomineto

Tra le spiagge naturalistiche più belle della costa siracusana c’è quella di Pineta del Gelsomineto. Arrivarci è semplice, però consiglio di lasciare l’auto in un piccolo parcheggio lungo la strada e non nella pineta dove potrebbero chiedervi anche 20 euro per sostare l’intera giornata. L’accesso a piedi è libero e all’interno della pineta ci sono aree attrezzate. L’acqua qui è limpidissima e il panorama dalla scogliera calcarea è davvero emozionante.

Tappa n° 4. Calamosche – Riserva Naturale Vendicari

Anche a Calamosche troverete un mare cristallino, una spiaggia dalla sabbia bianca e una scogliera da cui tuffarvi. Ammirando piccoli ometti di neanche sette anni che si tuffavano senza pensarci da altezze per me impossibili ho pensato alla natura umana così selvaggia quando vive in posti altrettanto naturali e incontaminati.

Segnalazione Calamosche, Sicilia

Tappa n° 5. Spiaggia di San Lorenzo –  Marzamemi

Quasi sulla punta più estrema della Sicilia, poco distante da Marzamemi, una frazione marinara della provincia di Siracusa, sorge una spiaggia enorme dal mare cristallino che ricorda un po’ quella di Torre dell’Orso in Puglia, si tratta della spiaggia di San Lorenzo. Qui è possibile praticare attività acquatiche divertenti, (bananone, moto d’acqua, fun 4, ciambellone). La sera vi consiglio di cenare nel borgo di Marzamemi, che si trasforma in una discoteca a cielo aperto. Un vero e proprio incanto. Pensate, la chiamano la nuova Gallipoli siciliana.

Tappa n° 6. Isola delle Correnti – Portopalo di Capo Passero

Tra tutte le spiagge visitate quella dell’isola delle Correnti è la mia preferita in assoluto. La più bella e più a Sud della Sicilia, magica, incrocio di due mari, quello ionico e quello mediterraneo, con il tramonto più romantico (l’unico forse visibile in tutta la costa siracusana). Qui c’è un solo lido, incantevole e non inflazionato, e numerose case che affacciano con le loro enormi terrazze sui due mari. Pare che si chiami “Isola delle Correnti” per le onde che si generano dall’incontro dei due mari e per questo molto ambita dai surfisti. Personalmente ho trovato qui un mare piuttosto calmo, ma la particolarità sta nell’attraversare a piedi la lingua di terra che lega la spiaggia all’isolotto. In certi momenti l’acqua arriva massimo fino al petto, ma è comunque impossibile nuotare perché la corrente sottomarina che si crea ti trasporta senza che tu possa ribellarti ad essa. Una volta giunti sul piccolo isolotto, magari facendo sopravvivere la fotocamera al passaggio, potrete godere della magia vera del posto: resti di case antiche, il vecchio edificio del guardiano del faro e di fronte il mare immenso e solitario. L’impressione di essere all’estremo punto meridionale della Sicilia è indescrivibile.

Piccolo appunto: insieme a Trieste, questo è il punto più a sud del “Sentiero Italia”, uno degli itinerari di trekking più lunghi del mondo, circa 5.500 metri. Una lapide sarà lì a ricordarvelo. Secondo appunto: lì potrete fare i bagni di fanghi di argilla.

Un fuori programma: escursione sull’Etna

Chi scrive è una delle figlie del Vesuvio che conosce bene la sensazione di fascino e timore che può trasmettere un vulcano. Per cui, non potevo perdermi un’escursione sull’Etna ed ammirare da vicino la maestosità  d’ “‘a Muntagna”  (così chiamato dai siciliani). Insieme ad amici siamo saliti in cima al Vulcano in jeep 4X4 al tramonto e abbiamo goduto di una luna piena incantevole e fatto un aperitivo alternativo con latte di mandorla e paste di mandorla. Un momento indimenticabile della mia vita.

L’escursione è costata 50 euro e l’abbiamo fatta con l’associazione Etna Excursion: grande team, persone in gamba, competenti e professionali. Immagini mozzafiato.

Siracusa: racconto di viaggio e foto di Viviana Serafino

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